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13 aprile 2003
 
Manuale pratico dell'artigiano edile

Capitolo IV - I motivi per cui


Caro giovine aspirante artigiano edile,
alla fine del capitolo precedente ti avevo lasciato in procinto (il Procinto!) di iscriverti all'IVA e cominciare l'impervio cammino del muratore free lance.
La tua prima notte da artigiano è stata tormentata: incubi popolati di ponteggi infranti, clienti fuggiti a Cuba che s'accendono un Avana con le tue fatture, l'Ufficiale Giudiziario che bussa alla porta...
Adesso che tutto è compiuto, voglio risollevare il tuo spirito. Come Woody Allen in Manhattan, mi stendo sui sacchini di cemento e passo ad elencare i motivi per cui vale la pena.

O giovine aspirante artigiano edile,
ci sarà un giorno che sarà l'ultimo giorno di lavoro in un cantiere. Con una scusa t'attarderai da solo nel cascinale ristrutturato, ricorderai lo stato pietoso dell'edificio al tuo arrivo, ripercorrerai con la mente difficoltà e imprevisti. L'occhio cadrà inesorabile sulle cose che avresti potuto fare diversamente (ce ne sono sempre), ma sentirai di aver sempre fatto del tuo meglio. Chiuderai il portone per l'ultima volta e sentirai di aver lasciato dentro una parte di te.

Ci sarà un giorno in cui il vecchio muratore saccente ti chiamerà col solito modo brusco e ti chiederà consiglio. Galvanizzato da tanta considerazione, risolverai il problema e il suo grugnito d'approvazione sarà una sinfonia per le tue orecchie.


Ci sarà un giorno che i clienti ti aspetteranno cocciutamente un mese, due, sei, un anno. Perché questo lavoro lo devi fare te.

Ci sarà un giorno che ti troverai col tuo pard sprofondato fino agli occhi nella melma di uno scantinato o affogato da un temporale sopra un tetto. Comincerete a ridere senza motivo, sempre più forte, come scemi. Sarà una delle risate più belle della tua vita.

Ci saranno giorni (pochi, te lo assicuro) in cui manderai affanculo un cliente insopportabile, altri in cui arriverai nel cantiere all'alba però è aprile, però c'è il sole, però è mercoledì, però non hai da timbrare un cartellino, però tanti altri motivi validissimi. Farai un'inversione a U e andrai a passeggio col cane in monte.


Ci sarà un giorno in cui gli arnesi ti cadranno di mano, t'affaccerai alla finestra e guarderai gli alberi, le nuvole, la gente che passa. E sarai contento di essere lì, di esserci, di essere.

Puntate precedenti: Capitolo I, Glossario, Capitolo II, Capitolo III





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